"Vestire un ufficio, mettere in evidenza il suo carattere, garantire funzionalità e praticità.&
Ho incontrato Mauro Longo, titolare di Ambiente Ufficio, qualche sabato mattina fa durante una tavola rotonda organizzata in collaborazione con Persone Curiose presso lo showroom di Villatora di Saonara (PD).
Sono rimasta incuriosita e colpita dal suo modo di porsi: diretto, interessato, aperto e curioso. Sono rimasta altrettanto colpita da alcune delle proposte di design presenti nello showroom e, così, ho deciso di intervistarlo per conoscere meglio la sua azienda.
Qualche settimana dopo, ci siamo incontrati nuovamente!
Sul mercato da 26 anni, Ambiente Ufficio si occupa di affiancare chiunque abbia la necessità di arredare spazi aziendali con un duplice obiettivo: individuare mobili che rispecchino il carattere del committente, senza dimenticare la necessità di funzionalità che la quotidianità impone.
Abbiamo parlato di funzionalità e di design sia durante la tavola rotonda che oggi; è un binomio imprescindibile o si può rinunciare ad uno dei due elementi?
Credo siano importanti entrambi.
Anzitutto, perchè passiamo buona parte della nostra giornata in ufficio, condividendo spazi con altre persone. Per lavorare bene, quindi, è importante che l'ambiente sia piacevole, stimolante e che ci faccia sentire a nostro agio anche da un punto di vista operativo. Come si lavora seduti ad una scrivania buia, dove non c'è posto per le nostre cose, stando seduti su una sedia scomoda e magari in una stanza spoglia o con mobili rotti? Male! E questo influenza negativamente la nostra produttività.
E poi perchè il luogo in cui accogliamo i nostri clienti o partner ci fa da biglietto da visita. Il che significa che, come qualsiasi altro strumento di comunicazione, deve trasmettere i nostri valori e il nostro spirito. E' utile per mettere le basi di una buona relazione con il nostro ospite.
Concordo su tutta la linea...poi però penso agli uffici che ho visto negli anni e qualche domanda me la faccio....
Partiamo dal presupposto che gli arredi di un ambiente lavorativo hanno una vita media di 10/15 anni. Se succede prima è perchè c'è una cambio di sede o una ristrutturazione dell'edificio.
E' chiaro, quindi, che, al di la del gusto personale, non è così difficile oggi entrare in uffici che non sono adeguati alle esigenze quotidiane. Tanto per fare un esempio: 10 anni fa gli strumenti informatici che utilizzavamo erano diversi da quelli di oggi, avevano specifiche necessità di spazio; oggi, invece, usiamo le email invece che il fax, siamo connessi in wi-fi e non via cavo, dobbiamo caricare portatile, tablet e smartphone e via dicendo.
Un mobile di 10 anni fa effettivamente era l'ideale quando è stato acquistato ma non lo è più adesso.
L'altro aspetto è quello economico: ci sono aziende in cui si guarda molto di più al costo "qui e ora" e si sceglie il prezzo più basso, non tenendo in considerazione qualità, finiture e funzionalità. L'esempio tipico è la sedia: per alcuni una sedia è una sedia, tanto vale spendere poco; a distanza di tempo, però, sorge il problema di quanto la sedia sia scomoda, le leve di regolazione si rompano, il cigolio dia fastidio etc.. Abbiamo speso poco ma dobbiamo cambiarla!
Inizio a pensare che il vostro ruolo sia molto più importante rispetto al "vendere mobili da ufficio"!
E' proprio così! Noi, in realtà, siamo consulenti a servizio dei tecnici, geometri, architetti e direttori lavori.
Partiamo dall'aiutare il committente a definire gli obiettivi funzionali di ogni stanza per arrivare a fare delle proposte tecniche e di design che possano essere il punto d'incontro ideale. Ovviamente, come si accennava prima, senza dimenticare l'aspetto economico!
Quotidianamente ci relazioniamo con tutte le figure coinvolte nel cantiere per arrivare alla soluzione migliore. Sembra banale ma non lo è!
Il problema più grande ce l'abbiamo quando, in assenza di coordinamento, veniamo coinvolti solo in fase finale: ossia quella in cui si scelgono i mobili. In questi casi, ci troviamo a dover fare i conti, per esempio, con prese elettriche o impianti di aerazione che non sono facilmente compatibili con l'arredamento e con le necessità dei lavoratori.
Il vostro punto di forza però potrebbe essere proprio questa capacità di servizio consulenziale a 360°. Il fatto di offrire al committente proposte che rispecchiano le sue esigenze compatibilmente con quelle dei tecnici. O mi sbaglio?
Si, in effetti è proprio questo che negli anni ci ha premiato.
Essere un partner attivo, offrendo il "su misura", considerando contemporaneamente le necessità funzionali, quelle di design e quelle economiche. Dobbiamo essere sempre informati sulle nuove tendenze, le nuove tecnologie, gli studi di ergonomia e dobbiamo sempre essere alla ricerca di prodotti belli esteticamente e comodi, sia per praticità che per il fisico dei lavoratori. E' uno studio continuo.
Credo sia proprio per questo che i nostri clienti, quando vogliono fare un restyling aziendale tornano da noi: sanno che si possono fidare di noi e che siamo in grado di proporre loro qualcosa che li renderà soddisfatti nel tempo!
Chi è il vostro cliente tipo? E come lo trovate?
Normalmente lavoriamo con studi di architettura e studi tecnici, che seguono la direzione lavori degli edifici. Una volta che si inizia, abbiamo rapporti diretti con il committente.
Non mancano, però, i casi in cui conosciamo direttamente il committente.
Negli anni, abbiamo creato una buona rete di relazioni che vengono seguite dai nostri commerciali. I lavori più grossi sono frutto proprio delle relazioni interpersonali e del passaparola da parte dei clienti soddisfatti.
Abbiamo iniziato ad usare anche i social e le nuove tecnologie di comunicazione ma è troppo presto per poter vedere i risultati, certo è che dobbiamo stare al passo con i tempi soprattutto in un settore come il nostro.
Quali sono le maggiori difficoltà che avete?
Beh, un pò l'ho già detto: se il committente non ha le idee chiare è necessario fare un bel lavoro con lui per aiutarlo a scegliere; è importante riuscire ad instaurare un rapporto di collaborazione e coordinamento con gli altri addetti ai lavori per offrire il migliore risultato; e, ultimo ma non ultimo, la crisi dell'edilizia ha ridotto drasticamente la costruzione di nuovi uffici e, di conseguenza, il lavoro per noi è diminuito.
Cosa pensate di fare per il futuro? Quali sono gli obiettivi che avete?
L'obiettivo è quello di stabilizzare la quantità di lavoro, non possiamo dire di essere senza ma di certo stiamo risentendo anche noi della situazione.
In parte, stiamo già proponendo soluzioni di design create da una nostra azienda, la Venezia Home Design, grazie alla quale lavoriamo non solo in Italia ma anche all'estero.
Altre cose che faremo sono, da un lato, di ideare nuovi servizi per chi è già un nostro cliente e, dall'altro, trovare nuovi mercati e sbocchi a cui proporre ciò che già soddisfa molte aziende.
Se vi siete incuriositi e volete conoscere anche voi Ambiente Ufficio (e perchè no, scoprire se è arrivato il momento di cambiare qualche scrivania e sedia) non vi resta che cliccare sui questi link: