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#ilmodoitaliano: si tornerà a parlare italiano?

In questi giorni, mi è capitato di andare a rivedere i vecchi post sul mio profilo personale di facebook e ne ho trovati svariati in cui chiedevo a me stessa e agli amici per quale motivo in certi ambiti ci si ostini ad utilizzare a sproposito l'inglese e i relativi inglesismi. In particolare, in uno di questi post facevo riferimento a quei professionisti che per promuovere la loro attività inventano nomi in inglese al solo scopo di rendere meno palese la scarsa competenza.

La risposta è stata omogenea: è solo per sentirsi più fighi, puntando sull'immagine dato che i contenuti sono facilmente contestabili.

Inutile dire che, per me, questo è utilizzare il marketing in modo non etico!

Etico è parlare lo stesso linguaggio del nostro interlocutore, rendendo la comprensione del messaggio il più semplice possibile. Senza cercare inglesismi, neologismi, acronimi o parole che possano mettere in difficoltà chi ascolta o legge.

Etico è seguire il vecchio detto "parla come mangi", adeguando il linguaggio a quello del nostro cliente (restando in tema di promuovere la propria attività).

E poi, diciamocelo...l'italiano è così brutto o con un numero così scarso di vocaboli da doverli cercare per forza in un'altra lingua? Non credo proprio!

Vi propongo la nuova pubblicità di Costa Crociere, in tv in questi giorni, che parla esattamente di questo tema e che mi ha decisamente colpito quando l'ho vista!

E voi in che lingua parlate con i vostri clienti? E' abbastanza semplice per loro?

Raccontatemi la vostra esperienza!

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