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Diventare imprenditori: un percorso che si può fare!


Settembre-dicembre 2015. Corso per cassaintegrati dedicato all'autoimprenditoria.

Sono 6 donne e un uomo, provenienti da una importante azienda del territorio che lavora nella moda. Sono sarte, prototipiste, magazziniere, addetti al controllo qualità.

Scelgono questo corso un pò per esclusione e, ne sono convinta, un pò perchè nel loro inconscio il desiderio di fare altro c'è.

Li seguo dal primo giorno all'ultimo, con 148 ore su 180 previste e ho avuto l'onore di osservare e sostenere la trasformazione: da dipendente a imprenditore.

Le prime lezioni sono tutte molto più di psicologia e comunicazione che di imprenditoria ma si deve partire da li!

Ricordo che gli sguardi erano un pò perplessi, in un misto tra "ma non siamo qui per aprire una azienda?" e il "boh, mi fido di questa?".

Piano piano abbiamo messo a fuoco la passione di ognuno ed è venuta fuori in modo assolutamente naturale l'idea imprenditoriale. Non è stato sempre facile: qualcuno era più avanti e qualcuno meno; qualcuno si sentiva più sicuro e qualcun altro aveva molto più timore; per qualcuno è l'occasione per dimostrare quanto vale e per qualcun altro è avere qualche strumento in più.

Per me è stato un momento emozionante, quando ho chiesto di mettere nero su bianco il progetto sul quale volevano costruire il business plan da portare all'esame, vedere che tutti avevano una idea che poteva funzionare!

Antonella, la nostra wedding planner. Precisa, ordinata, organizzata, con una grande conoscenza del territorio da un punto di vista enogastronomico e con un sogno: far vivere agli altri il giorno da sogno che aveva vissuto per il suo matrimonio.

Barbara, che vuole aprire un centro ludico per bambini. Inutile dire che trovo sia un enorme spreco non poter far usare anche agli adulti i gonfiabili! Al di la di questo, l'idea le nasce perchè non sa dove fare i compleanni delle figlie (splendide) e quindi decide di risolversi il problema! Non saprei descriverla, lei è....unica!

Claudia, è la persona che meno era sicura di cosa voler fare dopo. Divisa tra l'esperienza di anni (nel settore tessile) e una passione lasciata da parte (i bambini). Inizialmente sceglie l'esperienza...poi decide di seguire il cuore: il suo progetto è un centro ricreativo per i bambini in età scolare. A questo punto, le scoppia la gioia negli occhi e nel cuore e diventa un'altra donna!

Claudio, professione inventore. Quando parla delle sue invenzioni e dei suoi progetti si illumina. E si illumina anche quando aiuta le colleghe a trovare idee e soluzioni per differenziarsi rispetto alla concorrenza. Lui la sua ultima "invenzione" l'ha già realizzata e non vedo l'ora di vederla nelle vetrine dei negozi (e mi auguro anche al Pitti!!)!!

Martina, è una sarta social. Riparazioni e confezioni su misura e di qualità. Una che se una cosa non le esce perfetta è capace di disfare tutto e di rifarla. Una che lavora sodo, con la tipica umiltà e serietà veneta; parla poco ma quando parla va dritta all'obiettivo!

Patrizia, una commerciale nata! Vuole aprire un negozio di abbigliamento, con abiti quasi su misura, dedicato alle taglie morbide! Perchè non se ne può più di vedere in giro donne e ragazze dentro a vestiti che non sono stati pensati per loro e che non le valorizzano per niente. Lei è il fuoco, l'energia pura. Mettetela a "fare" e arriverà dove vuole.

Rosa, con il suo disco pub, sogno nel cassetto da anni. Lei è senza dubbio la scoperta più grande: una donna semplice, con una storia intensa alle spalle e con tanta voglia di riscatto per il futuro.

In questi mesi non sono state sempre rose e fiori: ci sono stati momenti di crisi "basta mollo tutto", "è troppo difficile", "è se va male?". Li capisco...qualunque imprenditore vive questi momenti. Qualunque libero professionista si chiede perchè continuare, si chiede se ne vale la pena. Ma poi per la maggior parte la risposta è "si, ne vale la pena nonostante tutto" e si è pronti per ricominciare. E così è stato anche per loro.

La soddisfazione più grande (mi sono stracommossa) è stata dopo l'esame finale, momento in cui ho ricevuto un messaggio da chi ha organizzato il corso (v. foto) e in cui ho ricevuto i ringraziamenti dai miei ragazzi.

Ho deciso di scrivere questo post proprio perchè anche io li voglio ringraziare, tutti!

Voglio ringraziare le due società che hanno organizzato questo corso: sono stati immensi! Mi hanno supportato al 100%, sia da un punto di vista operativo che di sostegno morale. E' stato un piacere enorme lavorare con dei professionisti come loro (non cosa così scontata nella formazione).

Voglio ringraziare la struttura che ci ha ospitato perchè hanno cercato di risolvere piccole necessità organizzative che però hanno fatto la differenza.

Voglio ringraziare i miei ragazzi, con tutto il cuore. Li voglio ringraziare perchè mi hanno dato la possibilità di vederli crescere, di assisterli nel riscoprire i loro sogni e nel dargli una forma concreta. Voglio ringraziarli perchè mi hanno aperto le porte della loro vita. Voglio ringraziarli perchè mi hanno dimostrato che non serve avere chissà che laurea per poterci provare e per poter accettare una sfida come questa. La tecnica si impara, l'istinto no!

Voglio ringraziarli per avermi fatto ridere, per avermi insegnato cose che non sapevo, per avermi fatto commuovere...

E soprattutto, voglio dire loro che auguro a ciascuno di loro di avere il coraggio di fare l'ultimo salto necessario per mettersi in gioco. Sono sicura del fatto che ogni uno di loro potrebbe riuscire a realizzare il proprio progetto...basta mettere da parte la paura di non farcela!

P.s.: la frase nella prima foto è nata proprio durante un confronto in aula! ;)

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