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L'apicoltore? Un lavoro per tutti!


Hai presente quei libri per bambini con tutte le figure degli animali? Ci sono quelli sui mammiferi, quelli sui pesci, quelli sugli uccelli e anche quelli sugli insetti!

Ed è proprio da questa ultima categoria che nasce l'interesse di Mattia per le api: a 6 anni scopre che il libro degli insetti è quello che contiene più animali di tutti e che così non smetterà mai di avere cose nuove da scoprire e imparare!

A 15 anni, invece, inizia ad allevare per passione le sue prime api e, dato che suo padre non fa che ripetergli che se fai della tua passione un lavoro, allora non lavorerai un solo giorno nella tua vita, decide di capire come poter arrivare a questo!

Oggi, Mattia Gambalunga si divide tra l'Università degli Studi di Padova, dove si sta muovendo per attivare un corso di laurea dedicato all'apicoltura, Confagricoltura, l'insegnamento in tutta Italia e il suo allevamento dislocato nella provincia di Padova.

Perché ti sto raccontando questa storia? No, questa non la trovi in "E adesso cosa faccio? Il manuale pratico per trovare lavoro ad ogni età" ma solo perché non la conoscevo finché lo scrivevo!

Ciò che secondo me vale la pena raccontare e sottolineare è che, come ho detto più volte, quando la passione è reale e profonda si riesce a creare un lavoro o addirittura più di uno! E soprattutto ci si ingegna per creare nuove possibilità per se stessi e anche per gli altri!

Gli altri ai quali Mattia pensa sono le persone emarginate, in particolare i ragazzi con disabilità mentali e fisiche che nell'apicoltura possono trovare una strada occupazionale interessante: dalla costruzione delle casette, all'allevamento vero e proprio fino alla produzione dei 6 prodotti finali, commercializzabili (cera, miele, polline, propoli, pappa reale e veleno).

Il progetto "Ape Social" prevede la collaborazione con il Centro di Formazione Professionale Francesco D'Assisi di Cadoneghe (PD) ed il coinvolgimento dei ragazzi seguiti dalla struttura.

L'obiettivo è poter aiutare questi ragazzi a crearsi una professionalità concreta, in forte espansione (in Italia, nel 2004 c'erano 1.070.000 alveari allevati mentre oggi si è saliti a 1.560.000 con più di 45.000 apicoltori ) e che non richiede grossi investimenti di partenza.

A seconda del livello di disabilità, quindi, i ragazzi avranno una preparazione teorica ed una pratica che può riguardare la gestione dell'alveare o la preparazione dei prodotti.

"Quello che mi rende fiero di questo progetto è la possibilità di creare un inserimento lavorativo autonomo per questi ragazzi svantaggiati e/o disabili e la possibilità di aiutare questi ragazzi insegnandogli a prendersi cura di questi piccoli animali e a conservarli con le loro attività apistiche." - Mattia

Per poter sviluppare questo progetto, che coinvolgerà circa 20/25 ragazzi, l'investimento iniziale necessario per l'acquisto di tutti i materiali è di 5.000 euro e Mattia con la scuola hanno pensato di sfruttare il web ed il found raising online.

In particolare, hanno optato per una piattaforma che eroga il premio a chi raccoglie più voti tramite email! Cosa dici? Vuoi aiutarli anche tu? Cliccando qui vai direttamente nella pagina giusta ;)

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